Le Barzellette...

Alcune sono tratte del sito: "www.Barzellette.it"


Calda giornata di agosto, autobus affollato di gente, Pierino se ne sta comodamente seduto su un seggiolino. Ad una fermata sale a fatica una signora incinta. Un signore invita Pierino a cedere il posto alla signora: "Pierino, lascia il posto alla signora, non vedi che aspetta un bambino ?" Pierino sbuffando si alza e lascia sedere la donna. L'autobus chiude le ante e riparte e Pierino: "Signora, mi può ridare il mio posto ? Tanto ormai il suo bambino non viene più!"


Pasqua, tempo di regali, un signore siciliano entra in un negozio di alimentari e rivolto ad un commesso:

"Vorrei una colomba"

"Motta ?"

"E che viva me la vvuoi ddare ?"


Avevo uno zio siciliano veterinario che faceva le punture ai vitelli. Una volta gliene è scappato uno e si è messo a piangere. Sono riuscito a prenderlo e a riportarglielo e lui contento ha esclamato : "Il vitello ... tonnato iè".


In piazza Duomo a Milano una signora spaesata chiede ad un vigile urbano: "Mi scusi, signor vigile, sia gentile, il 27 passa di qua?" Il vigile seccato risponde: "Ma signora, il 27 sono in ferie!"


Ambiente: Osteria

Personaggi: un ubriacone, l'oste, un gay

Trama: L'ubriacone è appoggiato al bancone dell'osteria, con l'ennesimo bicchiere di lambrusco davanti, lo beve d'un fiato e ne chiede un altro all'oste. L'oste, vedendo che l'avventore non è più tanto sobrio (si è già scolato 3 bottiglie di lambrusco e ha finito i soldi), glielo nega e lo manda a casa. L'uomo reclama un altro bicchiere, ma l'oste è irremovibile: "Non hai più soldi! Vai a casa!" Il cliente brontola un po', poi si convince ad andare a casa. Sulla via del ritorno, ondeggiando da una parte all'altra della strada, l'uomo cade sulla riva del fossato che costeggia la carreggiata e perde i sensi. Poco più tardi passa una macchina, si ferma e scende un gay, che vedendo l'anziano steso, dapprima si guarda intorno, poi cede alla tentazione: cala i pantaloni del poveraccio e soddisfa i suoi desideri più profondi. Terminato il "servizio" fa per andarsene, poi si ravvede e lascia 20.000 lire nel taschino della giacca del disgraziato. Il mattino dopo l'ubriaco si risveglia intorpidito, mentre si sgranchisce scopre le banconote nel taschino, e inveisce contro l'oste, perchè gli ha mentito. Decide di tornare all'osteria. Il barista, come lo vede: "Ancora qui ?! Vai a casa che hai finito i soldi !" "No No, ce li ho i soldi, guarda qui !" L'oste deve cedere e fornisce altro vino all'ubriacone, finchè, un bicchiere dopo l'altro, finiscono le 20.000 mila lire. Stessa scena della sera precedente: l'oste caccia l'uomo dal locale, il quale dopo qualche mugugno torna indietro. Lungo la strada ricade più o meno nello stesso punto della sera prima e riperde i sensi. Per una coincidenza ripassa la stessa macchina della sera prima e si riferma. Il gay pensa: "Wow ! E' tornato lì, si vede che gli è piaciuto." Scende, torna a calare i pantaloni del vecchio e rincalza la dose della prestazione. Alla fine lascia 20.000 lire nel taschino del poveretto. Dopo una lunga dormita l'ubriaco si risveglia e scopre le 20.000. Torna all'osteria sventolando le banconote e ordina all'oste: "Mario, dammi altri due bicchieri di vino, ma stavolta dammelo bianco, perchè rosso mi fa bruciare un po' il sedere".


Nella sala d'attesa antistante lo studio di un medico dell'ospedale psichiatrico, tre pazienti attendono di essere visitati. All'improvviso uno si alza in piedi ed esclama: "Io sono Napoleone e se non mi avessero esiliato a S.Elena avrei conquistato il mondo !" Dopo qualche minuto si alza un altro paziente ed esclama: "Io sono Mosè e ho ricevuto le Tavole della Legge direttamente da Dio ..." Il terzo si alza e lo interrompe: "Che cosa ti avrei dato io ?!"


Un coltivatore veneto e un suo conoscente passeggiano chiacchierando nel campo antistante la cascina. Ad un tratto il contadino si accorge di un uomo che sta bevendo da una fontana dalla parte opposta del podere, allarmato urla: "Ehi ! Signore ! Nol beva mia de lì ! Ghe se acqua avvelenada !" L'uomo sembra non aver sentito e continua imperterrito a bere. I due cominciano a correre in direzione dell'uomo, continuando a urlare per avvertirlo: "OH ! Vien via de lì ! L'acqua se avvelenada !!!". Ma l'uomo pare proprio non accorgersi di nulla. I due conoscenti continuano ad avvicinarsi all'uomo cercando di urlare più forte per avvertirlo, ma sembra proprio sordo. Finalmente riescono a raggiungerlo, il contadino batte sulla spalla dell'uomo il quale si gira lentamente, squadra il coltivatore da capo a piedi e chiede: "Che mminchia vuoi ?" Il coltivatore risponde: "Volea solo avvertir de bere con calma, perchè l'acqua se massa fredda"


Ambiente: Ruscello di campagna

Personaggi: una topa di campo, un merlo.

Trama: La topolina passeggia allegramente in mezzo all'erbetta del campo. Ad un tratto giunge sulla riva di un ruscello, non attentandosi a guadarlo fa per tornare indietro, quando si accorge che sull'altra riva ci sono i resti di un pic-nic, tra cui spicca un grosso pezzo di formaggio. La tentazione di attraversare il corso d'acqua e forte, ma anche la corrente del ruscello è altrettanto forte, e la topolina tentenna un po' pensando ad un modo per guadare il fiume senza essere trascinata dalla corrente. In prossimità del ruscello c'è un albero, su cui si posa un merlo per osservare le peripezie del piccolo ratto. La topolina vede arrivare il volatile, e ne approfitta per chiedergli aiuto: "Ciao merlo, per favore, potresti andarmi a prendere quel pezzo di formaggio sull'altra riva del ruscello ?" "E perchè non te lo vai a prendere tu ?" "Beh, la corrente è molto forte, inoltre io ho un po' timore dell'acqua, siccome tu puoi volare potresti portarmelo." "Non se ne parla neppure, se vuoi il formaggio te lo vai a prendere tu !" "Dai, per favore, te ne do un pezzettino." "Non tentare di corrompermi, a me il formaggio non piace, voglio proprio vedere come fai." "Ma dai, cosa ti costa ? Te lo chiedo per favore, volando faresti in un attimo." "Ho detto di no ed è NO !" La topolina tenta di intenerire la rigidità del merlo, ma senza ottenere nessun risultato, così vince la paura dell'acqua, si tuffa nel ruscello e a fatica raggiunge l'altra riva e il pezzo di formaggio.

Morale: Se l'uccello è duro la topa si bagna.


Il bravo carabiniere va sempre a letto lasciando sul comodino due bicchieri, di cui uno pieno d'acqua e l'altro completamente vuoto.

Perchè quello vuoto?

Mettiamo il caso che durante la notte si svegli senza avere sete ...


La famiglia Rossi ha degli ospiti a cena. La serata trascorre tranquilla, poi il capofamiglia mostra agli ospiti una parete della casa completamente tappezzata di quadri pregiati. Soffermandosi davanti ad uno di essi esclama:

"Questo è il pezzo che mi è costato più caro."

Gli ospiti lo guardano increduli e il signor Rossi: "E' la laurea di mio figlio"!


Da un antichissimo proverbio tibetano:

"Dare e' molto meglio che ricevere...soprattutto se si parla di sberle!"

Aah... gli antichi... quanto erano saggi...


Una signora alle prime armi entra in uno sexy shop per acquisti; dopo lunga meditazione sull'acquisto da fare, le cade l'occhio su degli enormi vibratori. Poi rivolgendosi al commesso: "Vorrei quello bianco, quello nero e quello rosso". Il commesso un pò imbarazzato esclama: "Le posso dare solo quello bianco e quello nero perchè l'estintore non è in vendita !!!".


Un vecchietto della bassa reggiana si decide, dopo lunghe meditazioni, a portare in banca il gruzzolo che tiene sotto al materasso. Detto fatto, infila i soldi in una busta e si reca alla locale filiale della banca per aprire un conto. Il cassiere lo fà accomodare e comincia a spiegargli le varie tipologie di offerte a disposizione. "Guardi, potremmo fare un deposito non vincolato al tasso lordo del 5% oppure potremmo optare per un deposito vincolato, nel qual caso l'interesse è del 7%" "scusem" risponde il vecchietto "ma me gla chev mia a capir bein s'la det, gla cheva mia a parle piò cher ?" Il cassiere, un po' spazientito, guarda il vecchietto e rispiega, ma quest'ultimo continua a non capire finchè, esasperato, il cassiere esordisce : "al m'ascolta, se vinculom mia av dom al sinc parseint, se vinculom av dom al set" e il vecchietto "e se v'incul me s'am de ?"


Fra Donne... "Ma tu, hai mai provato l'orgasmo ?" "No! io mi trovo così bene con il Dixan!"


Una donna parla con il suo medico a proposito del suo piccolo seno.. "Guardi, le dice il medico, le sconsiglio la chirurgia estetica, ma c'è un vecchio metodo, derivato forse dalla credenza popolare, che pare che funzioni" "mi dica dottore" "dunque, lei ogni giorno, alle sei del pomeriggio, si deve massaggiare il seno per dieci minuti cantando La bella lavanderina, e vedrà che otterrà sicuramente dei risultati, però non deve mai, per nessun motivo, saltare un giorno" La donna, si sente inizialmente un po' presa per i fondelli ma poi, a casa, pensa di fare un tentativo, che tanto, male non può fare. Passano i giorni, ed ogni pomeriggio alle sei la donna va in bagno, si slaccia la camicetta e attacca ... "La bella lavanderina che lava i fazzoletti..." Pian piano cominciano a farsi vedere i risultati e alla donna cresce un notevole seno. Un giorno però, le capita di trovarsi in treno alle sei del pomeriggio e le torna in mente quanto detto dal medico circa il non saltare nessuna seduta. Il Bagno della carrozza però è fuori servizio, quindi un po' indecisa ed imbarazzata decide di infilarsi in uno scompartimento dove c'è solo un viaggiatore che dorme. Pian piano, senza far rumeore entra, si siede, si slaccia la camicetta e attacca "La bella lavanderina che lava..." In quella il signore si sveglia di soprassalto gridando "Cristo, già le sei", si apre i calzoni ed attacca "Quel maaaaazzolin di fioriiiiii....".


Tre signore veneziane camminano lungo la spiaggia del lido Improvvisamente dall'acqua esce un uomo di colore completamente nudo. Le tre rimangono sbigottite di fronte all'enormità dell'attributo dell'uomo ed una delle tre esclama "CHE BIGOLO !" L'uomo osserva fra le sue gambe poi guarda le tre signore e risponde "E' bigolo berghè e bagnado !"


Il signor Rossi, un' arzillo vecchietto, incontra l'amico Verdi che non vedeva da tanto tempo. Fra i vari come và, ti vedo in forma, ecc.. si arriva alle note dolenti "Si" dice Rossi "Di fisico stò bene, peccato però che il coso, be', come dire, ormai, sai l'età...." "Ah guarda" risponde Verdi "avevo anch'io lo stesso problema ma poi ho trovato una soluzione semplicissima" "Dimmi dimmi" lo esorta Rossi. "Ecco guarda, non è difficile, devi solamente mangiare molto pane, ma tanto, e dopo torna tutto come prima" Il signor Rossi sommerge l'amico di ringraziamenti e si precipita dal panificio sotto casa per fare scorta del prezioso nutrimento. Entra affrettato e dice al panettiere "Presto Tony, dammi 5 chili di pane!" Il Panettiere, sapendo che l'anziano vive solo, lo avverte "Signor Rossi, se prendete così tanto pane guardate che poi vi diventa duro" "ALLORA DAMMENE SEI CHILI !"


Pierino piantala di girare in tondo... Pierino PIANTALA di girare in tondo... PIERINO PIANTALA DI GIRARE IN TONDO O TI INCHIODO ANCHE L'ALTRO PIEDE!


Mamma, il nonno è cattivo !

Taci Pierino, e Mangia !!!


Un Ariano giovinciello incontra un bimbo di colore che porta al guinzaglio un coccodrillo : "Ma che bella scimmietta, è tua?" esclama, "Guarda che è un coccodrillo" risponde il bimbo di colore, "E chi parlava con te!"


Due amici si incontrano in città e cominciano a camminare chiacchierando di donne. D'improvviso uno dei due ferma l'altro e gli addita una signora che sta avanzando verso di loro dalla parte opposta della strada. "T'le vesta cola..." sussurra nell'orecchio dell' altro "cola n'a ciape c'la c'a ciape di cas !" "Ma... Ma... Ma..." balbetta l'amico "E' mia Moglie !" "Se, be' mo roba ceca !"


Un bel giorno Pierino va in farmacia a comprare l'aspirina per la mamma e mentre aspetta paziente il suo turno assiste al dialogo tra un vecchietto ed il farmacista. Quando il vecchietto sconsolato domanda al farmacista : "Ma il nostro signore invece di farci 1 pisello e 32 denti, non poteva farci 1 dente e 32 piselli ?" a questo Pierino sbotta : "E le 64 palle dove le mettiamo ?"


La maestra dà i compiti a casa ai bambini: "Bambini, per domani dovete pensare a una cosa rotonda, piccola, e rugosa." Il giorno dopo i bambini tornano in classe, ognuno con la propria idea riguardo al compito. La maestra comincia ad interrogarli. "Allora bambini, avete svolto il compito ? Vediamo ... tu Francesca, a cosa hai pensato ?" La piccola si alza in piedi e tutta entusiasta esclama: "Un'arancia !" "Ma Francesca, l'arancia è rotonda e rugosa, ma non è piccola. Carletto tu hai qualche idea ?" Lo scoloaro ci pensa un po' poi risponde: "Una pallina da ping-pong." "Carletto, la pallina da ping-pong è piccola, rotonda, ma non è rugosa. Chi vuole provare ?" Altri bambini ci provano ed escono le risposte più svariate: Palla da tennis, prugna, pallone da calcio, acino d'uva, bolla di sapone, ecc.., ma nessuno riesce a trovare la risposta giusta, finchè Pierino si alza e attira l'attenzione della maestra. "Pierino, volevi dare la tua risposta ?" Il bambino orgoglioso: "Sì signora maestra, io ho pensato alle palle di Natale." "Ma Pierino, le palle di Natale, sono rotonde, ma non sono nè piccole, nè rugose !" "No no, non è vero! Natale, fai vedere le palle alla signora maestra!"


Siamo in pieno agosto, in città si muore dal caldo, i genitori di Pierino hanno mandato il pargolo dai nonni in montagna per risparmiargli la calura estiva. Una mattina arriva il postino e trova Pierino seduto sull'erba del prato antistante la casa dei nonni intento a modellare una "torta"di mucca" Il postino, incuriosito, gli chiede:

"Ciao Pierino, cosa stai facendo ?"

"Sto giocando con la merda !"

"E cosa ci fai con la merda ?"

"Ci faccio un postino !"

"Pierino ! Non si dicono queste cose !"

Il postino consegna la posta e se ne va. Il giorno successivo lo stesso postino arriva alla casa dei nonni e trova sempre Pierino intento a lavorare lo sterco di mucca.

"Ciao Pierino, cosa stai facendo ?"

"Gioco con la merda !"

"E cosa ci fai con la merda ?"

"Ci faccio un postino !"

"Ma Pierino ! Ti ho già detto che non devi dire queste cose !"

Il bambino alza le spalle e riprende a giocare con il suo materiale. La stessa scena si ripete le mattine successive, finchè il postino, stanco di essere preso a modello per i giochi di Pierino, incontra per caso l'appuntato dei carbinieri del paese e gli riferisce i fatti. L'appuntato rassicura l'impiegato postale : "Non si preoccupi, quando vedrà una divisa si intimorirà a tal punto che cambierà subito gioco." Infatti il mattino successivo anzichè il postino si presenta l'appuntato e Pierino è sempre intento a modellare lo sterco di mucca.

"Ciao Pierino, cosa stai facendo ?"

"Sto giocando con la merda !"

"E cosa ci fai con la merda ?"

"Ci faccio un postino !"

"Ah sì, e perchè non ci fai un carabiniere ?"

"Perchè ci vuole troppa merda !!!"


Si avvicina il Natale e Pierino si reca in chiesa, si inginocchia davanti alla Madonna e a mani giunte inizia la sua preghiera: "Cara Madonnina, vorrei tanto che per Natale mi regalassi la maglia di Baggio e le scarpe di Baggio, ti prego, fa che mi arrivino questi doni, e prometto che sarò un bravo bambino." Terminata la preghiera il piccoletto torna a casa sicuro di ricevere i doni richiesti. La mattina di Natale Pierino si sveglia e corre subito verso l'albero e trova una grossa scatola, smanioso la apre e scopre che all'interno c'è il computer multimediale. L'anno successivo all'avvicinarsi del Natale Pierino si reca in chiesa, si inginocchia davanti alla Madonna e inizia la sua preghiera: "Cara Madonnina, l'anno scorso mi hai regalato il computer, è molto bello, però a me piacerebbero la maglia di Baggio e le scarpe di Baggio, ti prego fa che quest'anno mi arrivino questi doni, prometto che non ruberò più le caramelle dalla dispensa." Il 25 dicembre Pierino si alza di buon'ora e corre verso l'albero di Natale e vede una grossa scatola, comincia ad aprirla con entusiasmo e all'interno e contenuta la collezione dei cartoni animati della Walt Disney in videocassetta. Sconsolato, Pierino torna in camera da letto. Passa un anno e all'avvicinarsi del Natale Pierino torna in chiesa e inginocchiatosi di fronte alla Madonna, le rivolge la sua preghiera: "Cara Madonnina, l'anno scorso ho trovato le videocassette di Walt Disney, i cartoni animati mi piacciono, però preferirei ricevere la maglia di Baggio e le scarpe di Baggio quest anno, giuro che non tirerò più i capelli alle femminucce" Il giorno di Natale Pierino trova la mountain bike sotto l'albero. Trascorre un altro anno, Pierino, prima di tornare in chiesa, stacca il crocifisso dal muro della cameretta e lo porta con se nella casa del Signore: "Cara Madonnina, se vuoi rivedere tuo figlio, per Natale mi devi regalare la maglia di Baggio e le scarpe di Baggio".


Sono terminate le scuole, e dopo gli scrutini Pierino porta a casa la pagella. Vista la stretta somiglianza con una schedina del Totocalcio, il papà di Pierino esclama :

"Questa pagella è scandalosa ! Merita una severa punizione !"

"Hai proprio ragione papà ..." conferma Pierino

"... ma stai attento, perchè il professore è molto forte !!!"


Un squadra di malviventi rapina una una banca. Una gazzella dei Carabinieri riesce a lanciarsi all'inseguimento dei malviventi in fuga. Fra curve in contro-sterzo, frenate, testacoda, ...

...l'auto dell'Arma riesce a guadagnare terreno rispetto ai ladri.

All'improvviso una curva "a gomito", i malviventi riescono a uscirne indenni, mentre la volante esce di strada, capottando più volte e finendo contro un platano. L'auto è completamente distrutta, i due militi all'interno sono ancora vivi; dopo qualche minuto esce l'autista sanguinante e barcollando si porta davanti a quel che rimane della macchina, a fatica alza il cofano motore, e brandendo la mitraglietta di ordinanza spara una raffica di colpi sul motore. L'altro carabiniere semi-svenuto, si desta al rumore della raffica, guarda il collega che spara sul motore, e con un gesto interrogativo gli chiede cosa stia facendo.

L'autista risponde: "Non voglio vedere i cavalli soffrire in questo modo ..."


Un automobilista sta percorrendo la statale 63 del Cerreto con destinazione Felina, in centro a Vezzano sorpassa un Carabiniere che ne porta in spalla un altro. Sorpreso e incredulo prosegue il suo viaggio, pensando: "Forse uno è ferito, per fortuna il pronto soccorso è vicino." Al ritorno da Felina, lo stesso automobilista incontra gli stessi Carabinieri lungo i tornanti di Casina che proseguono in direzione opposta dandosi dei sonori spintoni a vicenda. L'automobilista si ferma temendo che i due stiano litigando: "C'è qualche problema ?"

La coppia di agenti si ferma e sorpresi di quella richiesta: "No no, è tutto a posto, grazie"

L'autista replica: "Scusate, ho visto che vi stavate spingendo ..."

"No no, è che l'ordine che abbiamo ricevuto dalla centrale diceva 'Portarsi in località Vezzano sul Crostolo, indi spingersi fino a Casina".


Un signore si reca dal dottore per un attacco di diarrea fulminante.

"Dottore, la prego, non ce la faccio più, è una tortura, con questa diarrea non posso più andare avanti, non ha una cura da darmi ?"

Il dottore: "Ma ha provato col limone ?"

"Sì, ma quando lo tolgo ricomincia."


Un agricoltore sta arando beatamente un campo col suo trattore e l'aratro nuovo di una settimana. Ad un certo punto sente un rumore di ferraglie provenire da sotto terra, si gira e scopre che l'aratro è semi distrutto. Si ferma e scende immediatamente dal mezzo agricolo imprecando santi e madonne in tutte le lingue. Prova a smuovere qualche blocco di terra, ma non scorge nulla. Va a casa, chiama i suoi figli, e tutti muniti di picconi e badili si recano sul posto dell'incidente. Scavano alacremente finchè non spunta un lampeggiante blu dal terreno. Continuano a scavare, e spunta un altro lampeggiante, poi il tetto blu di una gazzella dei Carabinieri, completamente rovinato. Scavano intorno al tetto, e pian piano viene alla luce un'Alfetta dei Carabinieri con due agenti a bordo. Ad un tratto si abbassa il finestrino dalla parte del guidatore, e l'agente esclama: "Oh per fortuna ci avete liberati! Sa ci avevano seminato in un inseguimento!!!"


Quanto costa questo pappagallo?

10 milioni, ma parla inglese, francese e tedesco

E quest'altro?

20, ma in piu' parla anche latino e greco

E questo brutto, vecchio e spennacchiato?

50!

Ma quante lingue parla?

Veramente non lo so, perche' non l'ho mai sentito parlare, pero' gli altri due lo chiamano professore!


Ad una signora anziana sola in casa compare una fata che le offre di esaudire tre desideri. La vecchina ci pensa un po' poi esordisce: "Vorrei che questa casa tornasse bella come da nuova." DING ! In un batter d'occhio la casa della signora torna come nuova. "Poi vorrei che il mio aspetto tornasse quello di quando avevo 20 anni." DING ! La donna brutta e gobba si trasforma in una splendida e prosperosa ragazza. "Infine vorrei che il mio gatto si si trasformasse in un principe azzurro." DING ! Come per incanto il gatto si trasforma in un principe azzurro. ZAP ! La fata sparisce e il principe : "Adesso sei pentita di avermi fatto castrare eh ?!"


Ambiente: Casolare di campagna

Personaggi: un allevatore di tacchini, due agenti della G.d.F., due rappresentanti della L.I.P.U., due turisti., i tacchini.

Trama: Durante una calda giornata primaverile un contadino esce di casa per recarsi nell'adiacente allevamento di tacchini. Prende un sacco di mangime dal magazzino e lo porta vicino alle gabbie. All'improvviso si presentano presso di lui due persone che cominciano ad apprezzare la bellezza e la robustezza dei tacchini: "... ma guarda che bei tacchini, chissà cosa gli dà da mangiare ?" Il contadino orgoglioso del suo allevamento mostra il sacco del mangime alle due persone: "Do loro questo mangime, il "Tacchin Plus", per me è il migliore, guardi come sono diventati !" Uno dei due si informa: "Eh sì sono proprio dei bei tacchini, non è che potrebbe vendermi un po' del suo mangime, anch'io ho un tacchino a casa, ma non è nulla in confronto ai suoi ..." Il contadino, sempre più orgoglioso: "Oh certo, guardi, ho il magazzino pieno, mi è arrivato il camion proprio ieri " Al che l'altra persona replica: "Ma davvero ? potrebbe farmi vedere la bolla di consegna ?" e gli mostra il tesserino della Guardia di Finanza. Il contadino raggela, sbianca e facendosi piccolo piccolo risponde: "Veramente io la bolla non ce l'ho ..." I due agenti della G.d.F. redigono il verbale sanzionando 2 milioni di multa all'allevatore. Qualche mese dopo lo stesso contadino riceve la visita di altre due persone: "Buongiorno !", all'improvviso una persona si accorge dei tacchini. "Ehi ! ma che bei tacchini, guarda che grossi ! Sono proprio degli esemplari splendidi, cosa mangiano per mantenersi così ?" Il contadino insospettito e col portafoglio ancora leggero risponde: "Lo sterco delle mucche !" Le due persone indignate estraggono il tesserino della L.I.P.U. e denunciano il contadino all'autorità giudiziaria, il quale si ritrova a dover pagare altri due milioni di multa. Passano tre mesi e metre il contadino è intento a ripulire le gabbie dei tacchini arrivano al casolare due uomini. Uno dei due: "Ehi ! gurda lì che tacchini !" "Mai visto niente di simile !" "Accidenti sono proprio belli, senta scusi, ma cosa dà da mangiare a questi tacchini per mantenerli così belli e robusti ?" Il contadino si avvicina ai due con aria sospetta, poi esordisce: "Io ? io a loro non dò proprio niente da mangiare, ogni mattina lascio mille lire a ciascuno, poi ognuno si compra quello che vuole."


Ambiente: Reception di un grande albergo

Personaggi: un ingegnere giapponese, un industriale tedesco, un imprenditore italiano.

Trama: Nella hall i tre personaggi attendono di essere ricevuti da altrettante persone. Nell'attesa ognuno dei tre sfoglia una rivista. All'improvviso si sente il suono di un telefonino, l'industriale tedesco porta il mignolo della mano destra davanti alla bocca e il pollice della stessa mano davanti all'orecchio e comincia a parlare. Gli altri due lo guardano increduli e stupiti, alla fine della telefonata il tedesco, vista la reazione delle due persone, spiega loro il funzionamento del suo apparecchio: "Kuesta essere teknolocia tetesca, mikrophono stare su mignolo und aurikolare su pollice, tutto essere kollecato in apparekkio tentro taska ti ciakka. Telephono essere poko incombrante und molto pratiko." Dopo aver apprezzato la novità tedesca i tre riprendono a sfogliare le loro riviste. Poco dopo squilla un altro telefonino. L'ingengnere giapponese all'improvviso comincia a parlare senza staccare le mani dalla rivista. Lo stupore degli altri due è immenso. Terminata la conversazione il giapponese spiega: "Questa essele tecnologia giapponese. Noi avele miclofono incolpolato in labblo e aulicolale incolpolato in olecchio. Così potele avele mani libele pel lavolale." L'italiano e il tedesco si guardano compiaciuti constatando l'avanzata tecnologia nipponica, poi riprendono a sfogliare le solite riviste. Improvvisamente si ode il rumore di un peto enorme, tutta le persone in sala si girano verso le poltrone dove sono seduti i tre individui. L'italiano tranquillizza: "Niente paura, è arrivato un Fax".


Fui invitato ad una FIESTA, avevo appuntamento per le BMW 3.20, ma prima dovevo svolgere un THEMA per la SCUOLA GUIDA. Arrivai a destinazione, prima di entrare raccolsi un FIORINO nel GIARDINETTA, senza farmi vedere dagli SCANIA da guardia, un BULLDOZER e un TERRANO. Fuori c’era UNO di ASCONA che misurava il cortile METRO per METRO, un altro controllava con le MAN la TEMPRA delle TREVI in acciaio della tettoia, infine un terzo faceva il PUNTO della situazione Appena dentro mi tolsi il MANTA e lo appesi ad ALFASUD della parete, mi girai e vidi lei, GIULIETTA, quella TOYOTA, non riuscii più a controllarmi e le caddi tra le braccia toccandole la FIAT. Lei mi respinse urlandomi: "Brutto PORSCHE !" e mi LANCIA un ceffone che mi lasciò l’impronta per una settimana. AUDIta la svergognata le gridai: "Ma che CLACSON vuoi ? Io non VOLVO fare ciò che ho fatto, ma sei stata tu che MITSIBISHI !". Mi pentii e per farmi perdonare le offrii un VOYAGER per un REGATA WEEK-END in STATION-WAGON, ma lei pretese FIAT 500 mila lire, così mi KAWASAKI il portafoglio di tasca e gliele diedi. Nel frattempo, vista la giornata molto SOLARA, erano entrati tre un’APECAR, una VESPA 50 e un MAGGIOLINO color ARGENTA CROMA in cerca di un po’ di rinfresco. Nella confusione creatatsi per i tre insetti cercai di andarmene, uscii dalla PORTIERA sul retro, attraversai il GIARDINETTA di CORSA, non vidi una TREVI di legno e presi una tremenda botta in testa. Arrivato a casa mi accorsi di aver pestato una MERCEDES di uno degli SCANIA e imprecai :"Porco DIESEL !" Faceva un gran caldo, dal freezer presi una GRANADA al limone e andai a gustarmela sul balcone. Guardando giù vidi una MAREA di auto ed erano molto MICRA, sembravano formiche, ma non importa, di ESPACE al mondo ce n’è a volontà.


Ambiente: Strada

Personaggi: un'autostoppista, un camionista

Trama: Un camionista ha appena caricato un'attraente autostoppista. I due cominciano a conversare, raccontandosi le loro storie. Percorso qualche chilometro il camionista sembra più intento ad osservare la bella autostoppista che non la strada, e cedendo alla tentazione appoggia una mano su un ginocchio della ragazza. Lei si irrigidisce e fa per schiarirsi la voce. Il camionista sposta la mano lentamente verso la coscia. Lei si gira con sguardo rimproverante, ma sorridente: "Goloso ..." Il camionista guardando la ragazza con sorriso ammiccante sposta la mano in prossimità dell'inguine. L'autostoppista: "Golosino ..." Il camionista sempre più eccitato porta la mano dritto in mezzo alle gambe della donna. Improvvisamente sul suo volto si dipinge un espressione di terrore, mentre la ragazza con un sorriso a 32 denti: "Golosello."


Ambiente: Autostrada del Brennero

Personaggi: tre suore veneziane, un camionista tedesco

Trama: Tre suore veneziane reduci da un pellegrinaggio in Trentino riescono ad arrivare in autostop fino all'incrocio fra la A22 del Brennero e la Serenissima. Una volta scese dall'auto ringraziano con benedizioni a non finire il gentile automobilista. Ora rimane il problema di come arrivare fino a Venezia. "Sorèle, come ghe 'rivémo a Venesia ?" "Continuémo con l'autostop." Così continuano a tentare di fermare un automobilista che le porti a destinazione. Passano alcune ore, ma nessuno si ferma, intanto le religiose hanno percorso qualche chilometro in direzione Venezia. All'improvviso un TIR tedesco, dopo averle sorpassate, rallenta e si ferma. Una delle tre sorelle corre verso la cabina del camion. Si apre la portiera. "Me scùzelo, elo par Venesia?" Il camionista, che capisce qualche parola di Italiano: "Fenezia? iavòl!" Tutta contenta la monaca corre dalle sorelle, le quali, curiose, la tempestano di domande: "Elo par Venesia?" "Alòra, cozàlo dito?" E la prima risponde: "Mi go domandà se l'è par Venesia ..." "E lu cozàlo risposto?" "L'ha dito : IAVOL !" Al che una delle altre due, alzando gli occhi al cielo e sospirando ... "Beh, se ia vol ... ghe la démo."


Una delegazione di Indiani d'America arriva in Italia, dopo aver attraversato l'oceano Atlantico. La comitiva entra nella periferia di Reggio Emilia, in testa al gruppo c'è il Capo tribù Orso Grigio, poi i vecchi saggi, un gruppo di guerrieri e infine le donne. La delegazione sta per entrare in centro storico da porta S. Stefano. Quel giorno i semafori della circonvallazione sono fuori servizio, e un vigile appostato sul cilindro nel mezzo dell'incrocio dirige il traffico. Il capo tribù (scambiandolo per un'autorità) ferma la comitiva e da solo si reca davanti al vigile.

I due si guardano, poi il capo indiano alza la mano destra in segno di saluto e dice: "Apache !"

Il vigile replica: "No no, te t'pas quand al degh mè !"


Il capitano della caserma dei Carabinieri di una località di provincia ordina ad un subordinato di riassestare il giardino antistante la caserma stessa. "Mi raccomando, dài una pulita alle aiuole, innaffia le piante e dài una potata generale". Il militare indossa la tenuta da giardiniere e comincia il suo lavoro di buon mattino. Il capitano lo osserva dalla finestra compiaciuto, poi riprende a lavorare alla sua scrivania. Ore 19.30, il capitano guarda dalla finestra e con soddisfazione nota il giardino risistemato, però vede il carabiniere dare delle sonore sforbiciate con le cesoie da siepe allo zampillo della fontana nel centro del giardino.

Il capitano apre la finestra e grida: "Franchetti ! Ma cosa sta facendo !?"

Il carabiniere si gira e risponde: "Capitano, sto potando, qui ci sta scritto 'ACQUA POTABILE', ma questa ricresce subito."


Due amici sposati con le rispettive mogli si trovano in piazza Prampolini. A un certo punto uno esordisce:

"Beh, pensandoci bene, io non ho mai fatto l'amore con mia moglie prima di sposarla, e tu ?"

"Ah, non saprei, com'è che si chiama tua moglie ?"


Un leone vuole provare, come sempre, il suo indiscusso dominio nella giungla. Vede una tigre e chiede:

"Chi è il re?"

"Tu certamente!" Risponde la tigre.

Incontra poi un elefante e gli rivolge la stessa domanda. L'elefante, senza rispondere, solleva il leone con la proboscide, lo fa` girare e infine lo scaglia contro un albero. Il leone si alza furente:

"Se non sai la risposta, non e` una buona ragione per essere cosi` nervoso".


Un contadino sovietico fa domanda di essere iscritto al partito. Il segretario locale deve accertarsi della sua idoneità e gli pone delle domande.

"Dimmi, compagno, se il partito avesse bisogno dei tuoi denari, li daresti senza protestare?"

"Certamente, compagno segretario".

"Se il partito necessitasse di tutti i tuoi figli, avresti obiezioni?"

"Nessuna, compagno segretario".

"E se il partito ti requisisse la mucca?"

"No, quella no!" esclama indignato il contadino.

"Ma come, daresti denari, figli e non la mucca? Spiegati!"

"Quella ce l'ho, compagno segretario!"


Un giornalista Americano stà mostrando una fotografia della torre di Pisa a sua moglie. Questa guarda la foto, guarda il marito e, aggrottando le sopracciglia, dice: "Come al solito, avevi bevuto anche quel giorno!"


A Napoli, in procinto di annegare, un uomo urla: "Help! Help!" Due operai che stanno mangiando un panino seduti sul molo, lo guardano con indifferenza. A un certo punto, uno dice all'altro: "Avrebbe fatto meglio ad imparare a nuotare invece di studiare le lingue!"


Riunione di Forza Italia. Berlusconi si chiede come mai il pds abbia ricevuto tutti quei consensi; ed un consigliere : "Sicuramente per il Festival dell'Unità". Decidono di mandare un uomo fidato per vedere in cosa consista questa misteriosa kermesse. La persona si presenta all'ingresso del festival a Bologna e si imbatte in un nonnino ex-partigiano al quale chiede informazioni; la personcina molto disponibile si offre di fargli da cicerone per gli stand. Per prima cosa :

"Sa' da andè a magnè in trattureia, us magna ben and us spend poc!"

L'inviato di Forza Italia mangia da Dio ed effettivamente non spende un gran che...e già si stupisce...

"Adesso a ballare in balera tot insem...", e si divertono un sacco anche li...poi a tombola...poi in osteria...insomma il milanese si diverte un casino e se ne stà per andare quando il vecchietto gli dice :

"E no, ora c'è la pesca!"; dubbioso si avvicina compra un bigliettino e stupito scopre di aver vinto il secondo premio ed il vecchierello gli apostrofa:

"Ma che culo, potrai passare una giornata intera con D'Alema, fare colazione con lui, andare al parlamento pranzare .."

Il consigliere di Forza Italia lo interrompe dicendo :

"Io a D'Alema gli dò in te cul!"

Ed il vecchietto: "EH NO! QUELLO E' IL PRIMO PREMIO!"


Lo sapete cosa fanno un asino ed una tartaruga insieme?

UN CARABINIERE NINJA!!!


Un idraulico va ad effettuare una riparazione presso la casa di un noto attore teatrale. Rimasto solo con la moglie di questi, viene sedotto. Sul più bello rientra il marito. Dopo il primo momento di panico, l'idraulico si rende conto che il marito è rimasto impassibile con una espressione di sdegno in viso davanti alla porta e così apostrofa la consorte:

"Fedifraga! Io ti credevo una Cornelia, madre dei Gracchi, invece ti sei rivelata una Poppea! E adesso me ne vado con uno strozzo alla gola!"

Detto questo, esce di casa. L'idraulico pensa rientrando a casa:

"Sarà cornuto, ma che bella figura che ha fatto!"

Al rientro trova la moglie a letto con il suo amico falegname. Dopo una prima reazione inconsulta, ripensa alla "bella figura" dell'attore e cerca di emularlo, dicendo alla moglie:

"Fotografa! Io ti credevo una cornacchia e invece ti sei rilevata una pompiera! E ora me ne vado come uno stronzo a galla!"


N.B. ne conoscevo una versione leggermente più ... Eccovela (per comodità uso gli stessi personaggi)

Un idraulico va ad effettuare una riparazione presso la casa di un noto attore teatrale. Rimasto solo con la moglie di questi, viene sedotto. Sul più bello rientra il marito. Dopo il primo momento di panico, l'idraulico si rende conto che il marito è rimasto impassibile con una espressione di sdegno in viso davanti alla porta e così apostrofa la consorte:

"Fedifraga! Fedifraga Boccacciana! Io ti credevo una Cornelia, madre dei Gracchi, e ti ritrovo Poppea! E adesso me ne vado con uno strozzo alla gola!"

Detto questo, esce di casa. L'idraulico pensa rientrando a casa:

"Sarà cornuto, ma che bella figura che ha fatto!"

Al rientro trova la moglie a letto con il suo amico falegname. Dopo una prima reazione inconsulta, ripensa alla "bella figura" dell'attore e cerca di emularlo, dicendo alla moglie:

"Fotografa! Fotografa ! BOCCHINARA ! Ti credevo Cornuta, madre di Cip e Ciop e ti ritrovo a Pompei! Ed ora me ne vado come uno stronzo a Galla !"


In un paese, il Maresciallo dei Carabinieri scorge camminando, un uomo incappucciato, che con un sacco sulle spalle scendeva lungo la facciata di una casa. Il gentarme afferra subito dai testicoli l'individuo ed esclama:

"Chi sei?, fatti conocere!"

Non avuta nessuna risposta il maresciallo stringe e torce maggiormente gli organi dello sconosciuto e grida di nuovo:

"Dimmi chi sei ???.chi sei ?!?!"

L'incappucciato non accenna a rispondere. Allora il maresciallo torce con forza ulteriormente i testicoli e grida ancora:

"CHI SEIIII ??!!...DIMMI..grrr.."

Finalmente lo sconosciuto emette con voce bassa e con sforzo:

"....s.o.no...Anton..io...il...mu.to!!!!!!!!!!!"


Un uomo, torna a casa dopo 10 anni e .......eccitatissimo, praticamente assale la moglie. Lei si difende :

"No caro, ho le mie cose ....."

"Allora girati !"

"No caro, ho le emorroidi....."

"Porca puttana, se dici che ti fanno male i denti ti ammazzo !!!"


Anni fa. Un russo chiese al Presidente il permesso di lasciare la Russia ed emigrare in Italia. Tra il Presidente e l'uomo si intraprese un dialogo :

"Perché vuoi emigrare, non ti piace il lavoro ?"

"Non mi posso lamentare......"

"Forse la moglie ?"

"Non mi posso lamentare......"

"La casa ?"

"Non mi posso lamentare......"

"E perché vuoi andare in Italia allora ?!?!?!"

"Perché lì mi potrò lamentare !!!"


Tra amici. Il ragazzino mostra il pene alla ragazzina :

"Guarda io ho questo e tu no........"

e la ragazzina : "la mamma ha detto che con questa ne posso avere quanti ne voglio !"


Una donna si rivolge al marito :

"Caro c'è una mattonella rotta la vorresti sostituire?

"E che faccio il muratore io?"

L'indomani............. : "Caro c'è il tubo dell'acqua rotto, vorresti aggiustarlo?"

"E che faccio l'idraulico io......"

L'indomani............. : "Caro, oggi è venuto il ragazzo che lavora al forno qui sotto e ha aggiustato tutto....."

"Quanto ti ha chiesto?

"Non ha voluto soldi, ha chiesto o una torta o una notte d'amore".

"Tu gli hai fatto la torta vero?"

"E che faccio la pasticciera?"


Il maresciallo ordina ad un carabiniere di imbiacare la sala da pranzo della caserma:

"... e mi raccomando, quando vernici il soffitto metti dei giornali per terra."

"Maresciallo, ma ci arrivo lo stesso."


Il signor Goffredo Di Maglione era un tipo estremamente freddoloso, un giorno giunse al termine della propria vita e morì. Essendo sempre stato ligio al dovere ecclesiastico, venne assunto in Paradiso. Passato qualche tempo il signor Goffredo si recò da S.Pietro e disse:

"Pietro, mi scusi, posso chiederle una cosa ?"

"Ma certo, tu puoi chiedere tutto quello che vuoi."

"Vede, il fatto è che qui in Paradiso ... insomma io ... "

S.Pietro lo interruppe: "C'è qualcosa che ti turba Goffredo ? Ricorda, siamo in Paradiso, niente ti deve arrecare tristezza, cosa c'è che non va ?"

"Beh, ecco, io avrei freddo!"

"Ma Goffredo, non ti hanno portato le coperte e le stufe ?!?"

"Sì Pietro, però io continuo ad avere freddo, non è che magari mi può trasferire un po' in Purgatorio? Essendo vicino agli inferi può darsi che ci sia una temperatura più mite, o chiedo troppo ?"

S.Pietro ci pensò un po', poi rispose: "Caro Goffredo, lo sai che non è possibile, il tuo posto è qui in Paradiso, comunque vedrò cosa posso fare."

S.Pietro andò ad esporre il problema del beato freddoloso direttamente all'Onnipotente, il quale gli concesse di trasferirlo in Purgatorio. Passò qualche millennio e S. Pietro si recò in Purgatorio per vedere come stesse il signor Goffredo:

"Allora Goffredo, come ti trovi qui? Ti senti a tuo agio?"

"Beh Pietro, a dire la verità non è che ci sia poi tanto caldo neanche qui, io ho ancora freddo. So di chiedere troppo, ma non è che si potrebbe andare giù all'Inferno? Con tutto quel fuoco starò sicuramente meglio."

S.Pietro tornò dall'Onnipotente, gli riespose il problema del signor Goffredo e ottenne il permesso di trasferirlo all'Inferno. Passo qualche altro millennio, e un bel giorno S.Pietro, riordinando le carte del suo ufficio, si trovò di fronte la scheda del signor Goffredo, la prese, si fermò a pensare un momento e sbottò : "Ma su Pietro, un beato all'Inferno! Ma da quando? No no, se quello lì ha freddo gli riempiremo la casa di stufe, ma all'Inferno non ci sta." Così S.Pietro decise di recarsi agli inferi per recuperare il singor Goffredo, chiese a Lucifero dove lo avesse sistemato, il quale rispose che lo aveva messo fra i condannati a bruciare per l'eternità. Si fece accompagnare da un demone nel girone indicato, e facendo attenzione a non bruciare la tonaca aprì il cancello del loculo del signor Goffredo, dopo qualche secondo si udì una voce provenire dalle fiamme:

"LA PORTA !!!"


Marito e moglie sull'ottantina passeggiano per il centro di Verona. Ad un tratto il marito attira l'attenzione della moglie verso una persona seduta su una panchina:

"Mari, vèdeto quel lì ? L'è sordo e lè drìo 'scoltàr la radio"

"Bepi ! Quele persone lì nol se ciama mia SORDI" rimprovera la moglie "se dise AUDIOLESI" "Ah però, che bele parole, AUDIOLESI, se vede che sèmo nel 2000, una società moderna, ben ben Mari"

La coppia prosegue la passeggiata e poco più tardi incontra due persone che, sedute a un tavolo, giocano a scacchi.

"Mari, vèdeto quel lì ? L'è matto el zùga a scacchi"

La moglie riprende il marito: "Bepi ! Non se dise mia MATTI, se dise CEREBROLESI !"

"Che bele parole, Mari, sèmo proprio nel 2000, sèmo in una società civilisàda"

Poco più avanti la coppia incontra alcuni amici del Bepi (tutti ultra-ottantenni), il quale lascia la moglie, lì raggiunge ed esclama :

"Mari, a noi che non ghe tira più, cosa sèmo TIROLESI ?"


Party di capodanno. Due gay si incontrano, e uno fa all'altro:

"Ciao cava, mi sto annioando a movte"

e l'altro: "Anch'io cava, tvoviamo qualcosa da fave ..."

il primo ci pensa un po' poi: "Andiamo a casa mia a giocave allo spadaccino"

"UUhh! Lo spadaccino, mi piace tantissimo !"

I due escono dal locale e si recano a casa del primo direttamente in camera da letto. Si spogliano e intraprendono un incontro di fioretto usando come arma i loro "membri". Il duello prosegue per diversi minuti, poi ad un tratto uno dei due si rivolge all'altro:

"Cava, sono stanca, smettiamo"

Al che l'altro si gira di spalle al primo e si piega a 90 gradi dicendo: "Sì cava, uccidimi puve!"


Marco deve andare ad un party insieme a Gianni. Al party ci sarà pure Elena, a cui Marco sta facendo la corte da tempo, ma senza alcun esito. Mentre i due amici si recano alla festa, Marco chiede aiuto a Gianni per poter conquistare le attenzioni di Elena.

M: "Quando parlo di me, cerca di enfatizzare un po' quello che dico, in modo da fare bella figura."

G: "Non ti preoccuare, ci penso io."

Durante il party si formano i gruppetti di amici e conoscenti, ognuno a parlare dei più svariati argomenti. In un gruppetto ci sono Marco, Gianni, Elena e altre persone, uno dei ragazzi comincia :

"Marco, tu hai cambiato casa da poco, dove sei andato ad abitare?"

M: "Abito in una casetta in perifer..."

Gianni lo interrompe. G: "Una casetta ... Fa il modesto ... Ma se vivi in una villa di tre piani, con 70 stanze, e tre ettari di giardino ?" Marco timidamente conferma.

Interviene un altro ragazzo: "Per mantenerti una villa così dovrai guadagnare parecchio ... che lavoro fai ?"

M: "Beh, ecco, ho un posticino in banc..."

G: "Un posticino ?!?! ... Ma dài, mi hai detto ieri che hai assunto dieci nuovi cassieri nella TUA banca ?"

M: "Effettivamente ... " Un altro partecipante: "Senti, dove sei andato in ferie ?"

M: "Ho fatto un giretto fuori città"

G: "Siiiiì, un giretto ... e tutte le foto della crociera di super lusso che mi hai fatto vedere ? Atene ? Panama ? Bombay ? Non le hai portate stasera ?"

M: "No, le ho dimenticate a casa, mi dispiace."

Marco ad un certo punto fa per schiarirsi la gola.

M: "Scusate, ho un po' di mal di gola"

G: "Sì, mal di gola ... Non hai detto che il dottore ti ha dato tre settimane di vita ??? ... Mal di gola ... "